martedì 19 Marzo 2024

Last Aurora: la folle corsa verso l’ultima nave che fugge dalla distruzione

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Se ci pensiamo alla guida di un camion corazzato, in lotta con bande di predoni e in perigliosa cerca di cibo e munizioni in un futuro post-apocalittico, il primo pensiero vola a Mad Max. Stavolta, però, non ci sarà il deserto come sfondo delle nostre gesta. Non che la vegetazione abbonderà, visto che rischiamo di essere intrappolati all’interno di un inverno eterno…

Last Aurora è un titolo della Pendragon Game Studio, opera di Mauro Chiabotto, che inizierà presto il suo percorso su Kickstarter (in partenza a Giugno) prima di, realisticamente, giungere sui nostri tavoli durante l’inverno (e in quale altra stagione, sennò?). Da due a quattro giocatori potranno sfidarsi nelle steppe post-apocalittiche per partite dalla durata di circa un’ora. Noi l’abbiamo provato in anteprima durante l’edizione 2019 di Play, nella sua versione praticamente definitiva.

Siamo partiti a parlarne dall’ambientazione, ed era inevitabile, in quanto uno dei primi disegni di Last Aurora è proprio quella di raccontare una storia. Non sappiamo benissimo come questo eterno Inverno si sia stretto sulla nostra povera Terra (ci hanno detto che maggiori dettagli verranno con il tempo, e con le previste espansioni!). Fatto sta che il repentino cambiamento climatico ha fatto i danni che ci si poteva attendere, distruggendo le nostre fonti di cibo, facendo regredire gruppi di uomini allo stato tribale e banditesco, rendendo in ogni modo difficile la nostra vita. E non abbiamo ancora fatto menzione del fatto che diversi luoghi sono contaminati dalle radiazioni. In questo infelice contesto, c’è però un’ultima speranza: la Aurora, una nave rompighiaccio che sta accogliendo i civili dei piccoli paesi lungo la costa prima di partire in cerca di luoghi migliori verso sud. Peccato che noi ci si trovi nell’entroterra in questo momento… Riusciremo a raggiungere la nave, e quindi la sicurezza, in tempo, o saremo costretti a continuare il nostro viaggio verso sud sulle strade? Non che si tratti di un gioco cooperativo: se pur saremo chiamati a collaborare per affrontare i nostri nemici, la vittoria arriderà solo a uno di noi.
Ogni giocatore avrà a disposizione all’inizio una motrice (un camion di qualche tipo, modificato per maggiore protezione e dotato di armi per respingere i primi attacchi), un pilota e un leader. Con questi poveri mezzi, non riusciremmo a passare neanche la prima delle tre sezioni in cui è divisa la mappa. Per fortuna, però, cercando per bene nei dintorni non è detto che non si trovino nuovi sopravvissuti, o materiali, o persino vagoni nuovi da aggiungere al nostro convoglio!

Fuor di metafora, al di sotto della mappa saranno esposte delle carte disponibili per tutti a una distanza sempre maggiore, ciascuna corredata di un bonus aggiuntivo stampato sulla plancia. Come spesso accade, tale “mercato” comune sarà quello da cui appozzeremo durante il gioco e se una carta verrà presa le altre scorreranno verso sinistra a riempire lo spazio ora vuoto. I personaggi a nostra disposizione avranno ognuno una forza, un semplice numero da 1 a 3, che indica fino a quale carta possono spingersi (si tratta pur sempre di fare spedizioni nel freddo glaciale, non tutti avranno la resistenza necessaria!). Giocando un personaggio in questa maniera, il prossimo turno egli dovrà stare a riposo, a meno di non avere del cibo extra da condividere con lui. Accumulare personaggi a riposo è in genere da evitare, anche perché alcune abilità speciali (come quella del pilota con cui partiamo) avranno effetto solo se non staranno riposando. D’altro canto, però, non è che il cibo cresca sugli alberi (oddio, tecnicamente anche sì, ma non a queste temperature), quindi dovremo fare i conti con le nostre ristrettezze. L’idea principale di gioco dovrebbe già essere chiara: spedendo i nostri personaggi potremmo visitare location con qualche materiale da depredare (cibo, munizioni o benzina), arruolare nuovi personaggi, attivare qualche evento speciale, o potenziare il nostro veicolo! Ogni motrice ha infatti un certo numero massimo di vagoni che può portare, oltre ai dettagli sugli spazi per il trasporto merci o per i personaggi, ma ogni elemento del nostro convoglio ha anche la possibilità di ottenere una espansione che verrà collocata sopra alla rispettiva carta. E’ qui che saranno posizionate le armi migliori, o le armature più robuste, o anche semplicemente degli spazi aggiuntivi per il trasporto. Sarà sempre possibile abbandonare una motrice o un vagone in favore di un nuovo elemento più performante, o magari semplicemente meno sforacchiato da proiettili… Ottenere presto nuovi personaggi potrebbe aiutarci per acquisire più materiali nei turni successivi, ma potrebbe anche essere un problema gestire i necessari spazi per il trasporto, e vi saranno casi in cui scegliere tra un personaggio o una semplice tanica di benzina farà tutta la differenza possibile.

Dopo questa fase di acquisizioni, chi ha la possibilità di spendere una tanica di benzina potrà muovere il proprio convoglio sulla mappa. Ovviamente alcune motrici hanno velocità differenti, se non vogliam parlare di quelle cingolate che possono percorrere anche i passi più accidentati.
Ora, se qualche bandito si è affacciato tra le carte scoperte durante il round, sarà anche ora di azzuffarcisi un poco. Ogni malvivente entra in gioco azionando un suo attacco speciale, per poi procedere con un attacco base uguale a ogni turno. Chiunque abbia un’arma e delle munizioni da spendere, può contrattaccare; più forte sarà l’arma, migliori saranno le probabilità di infliggere un quantitativo maggiore di danni, ma bisogna stare attenti alla cilecca e all’inceppamento, che saranno sempre delle possibilità tutt’altro che remote. Tutto questo è governato da una manciata di carte da cui estrarre il risultato di ogni attacco.

Ora, abbiamo detto che i giocatori non sono certo lì per cooperare, neanche di fronte all’Apocalisse, e allora perché dovrebbero mettersi d’accordo per tirar già qualche bandito? Ovviamente per le ricompense in gioco! Innanzitutto, agire contro i banditi dona punti gloria, che a fine partita potranno assegnarci qualche punto vittoria extra. In genere, inoltre, ogni colpo a segno potrà fornirci quantomeno un oggetto, dall’uso variabile ma comunque sempre utile, oppure, se saremo fortunati vincitori di una piccola estrazione, riceveremo invece una ricompensa specifica, che potrebbe essere ad esempio l’arma che quei poveri banditi stavano usando fino a un istante prima… Ovviamente tale sorteggio viene effettuato tra coloro che hanno almeno danneggiato il nemico, dando una probabilità maggiore di vittoria a chi ha inflitto più danni e per primo. Ecco spiegato il perché conviene far fronte contro i nemici comuni!

Last Aurora si regge su una costante tensione dovuta alle scarse risorse. Terminare un turno con benzina, munizioni e cibo non sarà mai facile, il che ci porterà a fare dolorose scelte. Inoltre, ogni danno subito andrà a coprire lo spazio di uno degli elementi del nostro convoglio, riducendo la nostra capacità di trasporto, o quella offensiva, o persino la velocità del nostro mezzo, o (caso estremo, ma del tutto fattibile) uccidendo uno dei nostri personaggi! In maniera simile, i personaggi stessi possono essere indeboliti dalle radiazioni, anche se dargli un quantitativo maggiore di cibo potrà comunque aiutarli a essere più performanti durante le fasi di esplorazione.

Giungere alla nave Aurora in tempo non è per niente facile. Occorre dedizione, materiali e una buona motrice. Mancare all’appuntamento, in realtà, non è così tragica come si potrebbe pensare. Significa partire per il sud attraverso le strade, invece che il più comodo mare. All’interno del gioco, questo si tramuta in un sistema di punteggio differente se si sale sulla nave o si resta al suolo: se almeno un giocatore arriva all’Aurora, tutti conteggiano dei punti aggiuntivi per ogni personaggio non irradiato che hanno, altrimenti si faranno punti per ogni elemento del proprio convoglio senza alcun danno. Anche il sistema di punteggio finale, quindi, è pienamente all’interno dell’ambientazione, dando un significato a ogni punto ottenuto e rimanendo su medie-punti talmente basse che la forbice probabilmente non risulterà mai eccessivamente elevata. Durante la nostra partita addirittura tre su quattro dei partecipanti hanno terminato la partita con lo stesso ammontare di punti, undici, per cui la vittoria è andata al giocatore che è riuscito più ad avvicinarsi alla nave Aurora. Sarà stato un caso, o i pareggi potrebbero davvero essere così comuni? Per saperlo, dovremo attendere ancora qualche mese. Certo che, visti i buoni materiali, l’ambientazione ben curata e l’equilibrato mix di meccaniche non ci stupirebbe che Last Aurora possa ottenere un ottimo risultato dal kickstarter che l’attende. Nel frattempo, magari un salto a prendere una maglietta termica o un buon cappotto, nel dubbio, potremmo pur farlo…

 


English language

Picture ourselves driving an armored lorry, fighting bands of marauders and desperately searching for food and ammo in a post-apocalyptic future, and our thought goes to Mad Max. Yet this time there will be no desert for us to run. Not that we will enjoy a green scenery at all, since we are going to be trapped in an eternal winter…

Last Aurora is a game from Pendragon Studios, designed by Mauro Chiabotto, very soon on Kickstarter and coming on our tables during the winter (an appropriate choice, of course). 2 to 4 players will challenge themselves and the post-apocalyptic frozen steppes in one-hour games. We managed to play it during the Modena PLAY festival 2019, in what should be the definitive version.

It was obvious to start from the setting, since one of the aims of Last Aurora is to tell us a story. We do not know why we are in the grasps of this eternal winter (we have been told that more details will come later and with the already planned expansions); however, this rapid climate change has inflicted heavy damage on the Earth, reverting humanity to a tribal and marauding state, destroying our food sources, and making our life impossible. Furthermore, a lot of places are now radioactive, thus poisonous for us. But we have a last glimpse of hope: the Aurora, an icebreaker ship collecting refugees from the shore before sailing southward, looking for better places. Too bad we are inland, right now. Will we manage to reach the ship, and the supposed safety, in time? Or will we be forced to keep going south via roads? Last Aurora, however, is not a coop game: we may need to cooperate, yes… but only one will win in the end.
As the game starts, each player has a mover (some sort of customised lorry, with basic armour and weapons), a driver and a leader. With the scanty equipment, we cannot even reach the end of the first section of the map, out of three. But exploring the surroundings we may be able to find new survivors, or materials, or even new wagons to link to our convoy!

In fact, under the map there will be some cards, available to all, and depending on the distance, each coming with a special bonus (printed on the map). This “common market” will replenish itself as soon as a card is collected by one of the players. Each character we have can collect cards at 1-3 “cards away”, (after all, exploring in the arctic may be punishing), and once used this way he will spend his next turn resting, unless we have extra food to share with him. Yet we should avoid having too many characters at rest, since some of their special abilities will not workin that state – but on the other hand, food is scarce, and we are in dire straits.
We should have a pretty good idea of the basic game, right now: send our characters in different location to collect stuff or other characters, activate special events, or power up our vehicle. Each mover has in fact a maximum number of wagons it can drive (and goods and characters as well), but each element of our convoy will also have an expansion slot, to equip better armor, weapons, or more cargo space. We will also be able to drop one of our wagons to make room for a better (or less damaged) one.
Getting new characters soon may be useful to obtain new stuff later, yet they will also take up cargo space, and sometimes our lives may depend from choosing to load a character or a fuel tank.

Once all players have acquired their cards, they may move their convoys – provided they can spend a tank. Each mover has different speed, and the tracked ones can run over very difficult terrain. Finally, some bandits may appear during the round, and now it is time to fight: the combat is ruled by some special cards, and each raiders begins with a special attack, and then will attack normally each turn until defeated; we can retaliate with weapons (and ammo, of course), but our guns may jam, too.

But why cooperate to kill some raiders? Destroying marauders give glory points, that may be worth some more victory points at the end of the game. Furthermore, each hit gives an item, and finally there will be a small draw among those who fought, in which we may get a specific and precious reward. So… well, these are enough reason to stand together, aren’t they?

Last Aurora is based, however, on a constant tension created by the scarcity of resources: i twill never be easy ending a turn with fuel, ammo and food all together, and we will be forced to choose all too aften. Furthermore, each damage suffered will take up a slot in our convoy, thus reducing our cargo capability, or even our offense, defense or speed (or even kill a character, although a very rare instance). Similarly, characters may be weakened by radiations, although food may cope with this problem.

Reaching the Aurora in time is no easy task, requiring dedition, materials and a good mover – but missing the meeting is not the end: the sea is an easier way, but we can go on southward via roads;in game terms, there are two ways to calculate score: if anyone has been able to embark on the Aurora then everybody will score for each non irradiated character, otherwise the points are for each undamaged convoy element. Therefore, the scoring system appears to be very well set into the story, and each point will really count: in our game three out of four players scored 11 points, so the victory went to the one who ended closer to the Aurora. Only a chance, or the draws will be commonplace? We must wait some more months to be sure, but the materials seem quite good, the setting well conceived, and the balanced mix of mechanics should ensure a good result from Last Aurora’s kickstarter. Meanwhile, just to be on the safe side, better buy a good winter coat…

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